La welcome mail. Tra valorizzazione del prodotto e upselling.

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Far sentire l’ospite atteso e ben accolto prima ancora che si metta in viaggio è la cifra stilistica della comunicazione di strutture veramente attente a mostrarsi ospitali e a predisporre benevolmente l’ospite già nella fase di attesa del soggiorno. Ma non solo.

La welcome mail è uno strumento prezioso quanto sottovalutato. Serve a dimostrare attenzione verso il cliente e a generare aspettative positive. La prima impressione, d’altronde, è fondamentale per la reputazione dell’hotel. Due cose però devono essere impresse nella mente dell’albergatore che intenda lanciarsi in questa attività: non solo non è semplice, ma può rivelarsi anche un’arma a doppio taglio. Per renderla davvero performante è importante seguire regole ben precise.

Di seguito, una vera e propria anatomia di ogni singolo aspetto che riguarda la welcome mail e qualche consiglio per utilizzarla al meglio.

Prima di tutto, però, ricorda di focalizzare i tuoi obiettivi. Mettere in piedi un’attività che non sia finalizzata ad azioni e a risultati precisi, infatti, rappresenta soltanto una perdita di tempo. La welcome mail riveste e può rivestire tanti ruoli. Ricapitoliamoli:

Nessuno meglio di te sa di cosa abbia bisogno l’ospite del tuo hotel. Oltre al fatto di sentirsi accolto con calore. Questa è un’esigenza da soddisfare in ogni singolo momento del soggiorno. Comincia con il primo contatto via telefono o via mail e, se sei bravo a fidelizzare, non finisce mai.

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