Speciale Imbottiti. I nuovi divani: massimo comfort e componibilità ampliate.

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I divani hanno un ruolo sempre più centrale, in casa come negli spazi pubblici. La nostra selezione tra le proposte viste e provate al Salone del Mobile 2025.

Il settore degli imbottiti ha avuto quest’anno più di una connessione con il Salone del Mobile, che si è appena concluso. A partire dal claim della manifestazione, Thought for humans, che ha posto l’essere umano al centro di ogni progetto, con il proposito di ricondurre il design alla sua vocazione primaria: migliorare la vita delle persone. Quali sono i punti di incontro tra questo fondamento progettuale e le proposte dei brand dell’imbottito? I nuovi divani hanno forme accoglienti, disegnate da linee organiche e avvolgenti, con abbondanza di angoli stondati; gli spessori sono grandi e le imbottiture super morbide. Le sensazioni tattili e visive generate dai rivestimenti di nuova generazione hanno poi un ruolo fondamentale nel determinare il grado di comfort, con tessuti lisci come il velluto o testurizzati come il bouclé, che invitano ad accarezzare le sedute. Con queste premesse, il divano diventa sempre più alleato nei momenti di relax e di conversazione. Grazie alla flessibilità compositiva delle nuove collezioni, l’imbottito è poi vissuto anche come postazione di lavoro alternativa. C’è poi un altro aspetto che si lega a questo elemento d’arredo, specialmente in ambienti destinati all’accoglienza e all’ospitalità: è la funzione dell’attesa. Il pensiero va subito alle hall e alle aree lounge, dove ci si intrattiene con attitudine rilassata. Ma l’attesa può essere anche quella narrata da Paolo Sorrentino al Salone del Mobile attraverso la sua installazione La dolce attesa, che si è soffermata sul carico emotivo del momento in cui si attende un responso medico. Un invito anche a pensare all’importanza delle sale d’attesa, ambienti troppo spesso spersonalizzati e con sedute inconciliabili con l’esigenza di rilassamento. Una riflessione collaterale ma che di nuovo accentua il ruolo centrale del divano, in ogni ambiente e momento della vita umana.

Aedo di Adrenalina e lo studio Debonademeo è nato dalla collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna.

Aedo è l’innovativo progetto, realizzato in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, che ha unito Adrenalina al mondo della disabilità visiva, dando vita a un’esperienza multisensoriale completa. L’esito di questo lavoro non convenzionale è culminato nella presentazione di un imbottito unico durante la Milano Design Week, all’interno della mostra MoscaPartners Variations a Palazzo Litta.

Il progetto, concepito dallo studio Debonademeo, si fonda sull’idea di esplorare la forma di un imbottito abbandonando il riferimento visuale e ponendo l’accento sugli altri sensi. La scelta del colore giallo si basa su studi scientifici che indicano la tinta come la più percepibile per chi ha deficit visivi.

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Durante di Silvana Angeletti e Daniele Ruzza per Alivar.

Nel 2025 Alivar segna un nuovo passo nella sua evoluzione con il sistema di divani Durante di Silvana Angeletti e Daniele Ruzza, caratterizzato da una poltrona girevole integrata che vuole dare una personale risposta alle esigenze di comfort e versatilità tipiche degli spazi del relax contemporaneo. Il terminale girevole del divano consente di modificare l’orientamento della seduta, rendendo ogni ambiente più dinamico e flessibile. La struttura del divano è in acciaio, le imbottiture in poliuretano espanso con sezioni in piuma d’oca, i rivestimenti sono personalizzabili.

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Brik è la nuova collezione di imbottiti, disegnata da Martina e Massimo Castagna per Bonaldo. La forma del mattone diventa qui il segno che scansiona la superficie e la modularità delle sedute. Il sistema si compone di diversi elementi – centrale, angolare, pouf e poltrona – combinabili in configurazioni lineari o più raggruppate, con schienale o aperte sui due lati, per rispondere alle diverse esigenze spaziali e funzionali.

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Bangle di Busnelli disegnato da Controvento.

In equilibrio tra l’heritage del brand Busnelli e il suo appeal più contemporaneo, Bangle è un divano che si può comporre unendo i vari moduli costruiti in modo sartoriale e con materiali di pregio. La grossa struttura tubolare avvolge gli elementi imbottiti dai forti spessori, diventando un carattere distintivo di Bangle. Il design è di Controvento.

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Unlimited di Desalto.

L’ampliamento del progetto Unlimited con i nuovi elementi angolari a 45° e 90° rende la collezione di imbottiti disegnata da Francesco Rota per Desalto un sistema completo. L’aumentata componibilità dei diversi elementi liberamente aggregabili rende la proposta capace di soddisfare le più ampie esigenze di personalizzazione di aree living, in ambito residenziale ma anche per il settore contract.

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Sono di Frigerio il divano Phil e la poltrona Clara, progettata da Federica Biasi, ph. Gionata Xerra.

L’architettura modernista del Parco Acquasanta di Chianciano Terme progettato da Pierluigi Nervi è il set in cui è ambientata la nuova collezione MaterialForm di Frigerio, esaltata dall’obiettivo fotografico di Gionata Xerra. Anche il divano Phil appare in un gioco di rimando formale con il contesto: la sua silhouette curvilinea avvolgente convive con una linearità gli permette di accogliere più persone, dando vita a un imbottito che si trova a proprio agio in contesti residenziali e contract.

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Il sistema di imbottiti Not Only White di Lago.

Il divano Not Only White di Lago è uno degli elementi che raccontano la visione di Daniele Lago sul design, inteso come fonte ispiratrice per vivere appieno la bellezza di ogni giorno. N.O.W. è un prodotto modulare, personalizzabile in cromie e finiture. Si caratterizza per le forme morbide delle sedute e per l’eleganza informale del suo disegno.

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Mirea, il nuovo progetto di Roberto Lazzaroni per Lema.

Mirea, progettato da Roberto Lazzaroni, è il sistema modulare di Lema caratterizzato da forme sinuose e da elementi che consentono di dare vita a molteplici composizioni. Alla base del progetto c’è la ricerca del massimo comfort, assicurato dai cuscini con imbottitura a quote differenziate che regalano un supporto morbido e allo stesso tempo efficace. I dettagli, dalle cuciture alle finiture, riflettono l’abilità artigianale della lavorazione.

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Koji di Giuseppe Viganò per Porada.

Il divano Koji, disegnato da Giuseppe Viganò per Porada, conferma l’attuale predilezione per imbottiti dalle forme morbide e con spessori generosi. Questo divano modulare nasce dall’accostamento di singoli volumi che permettono di moltiplicare le configurazioni. Il dettaglio in legno massello alla base della seduta diventa segno estetico caratterizzante. Koji può essere rivestito nelle pelli e nei tessuti della collezione.

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Le forme generose di Brando di Valentini.

Valentini rivisita e attualizza in Brando la tipica lavorazione capitonné, realizzando un divano che con la sua silhouette morbida e curvilinea invita ad abbandonarsi al relax. Il rivestimento in pelle o tessuto asseconda la tridimensionalità delle sue superfici, sottolineando la maestria artigianale delle finiture.

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In apertura, il divano Unlimited di Francesco Rota per Desalto.

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